I nostri pensieri influenzano il nostro umore, le nostre emozioni, il nostro corpo e l’energia che emaniamo, possono di conseguenza interferire nel nostro rapporto con i cavalli che sono estremamente sensibili o favorirlo, a seconda della loro qualità. La mente può essere un alleato o meno con i nostri animali non solo per quanto riguarda la performance sportiva, ma anche nel superare qualsiasi difficoltà nel lavoro o nella relazione con loro. Anche il tempo passato semplicemente insieme, grazie a una buona gestione della nostra parte mentale, può essere molto più piacevole e di qualità sia per noi che per i cavalli.
La nostra mente
Quando nasciamo la nostra mente è in un certo senso incontaminata ma, crescendo, il rapporto con gli altri e le esperienze che viviamo la condizionano. Ognuno di noi sviluppa così una tendenza diversa per quanto riguarda il ‘chiacchiericcio mentale’ e i pensieri automatici, spesso inconsapevoli e sabotanti, capaci di influenzare il rapporto con noi stessi, l’autostima, le relazioni con gli altri e, in generale, la nostra vita. È importante imparare a gestire la nostra mente altrimenti sarà lei a gestire la nostra esistenza.
Parlando di cavalli, governare e dirigere i nostri pensieri è uno dei tasselli che permette la gestione della nostra energia e delle nostre emozioni, di conseguenza anche una relazione autentica e una crescita più fluida nello sviluppo di competenze, nell’equitazione o negli sport equestri.
Osservate i vostri pensieri
Qual è allora il primo passo per diventare più consapevoli di sé nonché i veri direttori d’orchestra dei nostri pensieri? Come creare pensieri più efficaci? La prima cosa importante è imparare ad osservarli. Ricordo di essere stata ‘derisa’ anni fa da una persona per averle consigliato di osservare i propri pensieri che le stavano rendendo più impegnativa la vita: se non siamo abituati a farlo ci risulta impossibile se non ridicolo pensare di farlo. Possiamo cambiare qualcosa solo se prima lo riconosciamo. Un modo efficace è accorgersi di quando proviamo un disagio, un’emozione spiacevole per poi chiederci: “quale pensiero ho fatto per sentirmi così?”.
Puoi leggere il resto di questo articolo scritto da me per la rivista “IL MIO CAVALLO”, nel link qui sotto.