nascita, Elena Daniel counselor

Nascita

La nascita è il nostro primo contatto con il mondo e le persone ed è la prima vera esperienza che condiziona il corso della nostra vita sia in ambito psicofisico che emotivo e spirituale.

Considero la capacità di mettere al mondo e di venire al mondo la dimostrazione che la natura è intelligente e che sa bene cosa fare in modo, appunto, “naturale”. 

L’ho pensato ogni qualvolta mi sia capitato di assistere a parti di animali dove nessuno spiega alla madre cosa deve fare eppure lo sa bene! 

Se ci fermiamo un attimo e pensiamo come avviene la nascita degli esseri umani in occidente ci accorgiamo invece di quanto sia, in molti casi, fortemente medicalizzata e come sia passata dall’essere considerata un evento fisiologico che la donna affronta in modo naturale ed istintivo, ad un evento potenzialmente patologico che deve essere costantemente controllato e guidato dalla conoscenza medica.

La delicata, complessa, armoniosa e sensoriale danza che si crea tra mamma e bambino al momento di dare alla luce e di venire al mondo viene spesso compromessa da interventi di routine e di protocollo (ad es. induzione del parto, monitoraggio costante con cardiotocografo, analgesia epidurale, separazione alla nascita di madre e neonato ecc.) che rendono il parto un momento altamente stressante e potenzialmente traumatico, sia per la donna che per il suo piccolo. 

A tal proposito trovo molto interessanti le parole della dottoressa Marina Maredich: “Noi medici, non solo abbiamo il dovere di fare tutto il necessario ma anche di non fare nulla che non sia necessario! “

Infatti un’altra nascita è possibile, auspicabile e necessaria perché molto,  forse tutto, comincia da lì…si può nascere dominati dagli ormoni della paura o accompagnati dalla calma e dall’amore; in una fredda e asettica stanza o in un ambiente accogliente e rispettoso.

Mamma e papà possono essere spettatori in un certo senso passivi dello spettacolo dell’inizio della vita oppure protagonisti e co-creatori del proprio destino e di quello del loro bambino. 

Una donna che partorisce da sola, con parto naturale, forte delle proprie risorse innate diviene un individuo più forte, più libero e consapevole, lo stesso accade al padre del bambino. 

Fare in modo che la nascita avvenga in ambienti e modalità rispettosi delle esigenze fisiche e affettive di mamma e bambino è una responsabilità che ognuno di noi dovrebbe sentire perché quello che accade in quel momento ci condizionerà per la vita, non solo personalmente, anche a livello di società, di comunità globale.

Proprio per questo il raggiungimento di una nuova consapevolezza passa attraverso una buona nascita e ci riguarda tutti

È per questo che una buona nascita è il presupposto per essere persone migliori e può essere un seme per una società è un mondo migliori.

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