elena daniel counselor coi cavalli a treviso

Dal dolore alla gratitudine

Attraverso tante emozioni diverse, la perdita di un animale si trasforma in un amore che ci cambia e ci arricchisce. Il rapporto con i nostri animali può diventare molto intimo e la loro presenza nella nostra vita è spesso un grande punto di riferimento per noi, una base sicura di amore incondizionato che insieme alla loro totale assenza di giudizio, caratteristica sempre più difficile se non impossibile da trovare nelle relazioni umane, rende davvero unica e speciale la nostra esperienza con loro.

Un dolore di serie B

La perdita del proprio cavallo è per questo straziante quanto quella di un familiare, se non di più. Infatti, purtroppo, nella società non tutti ritengono che la morte di un animale sia ‘meritevole’ di dolore quanto quella per le persone ed è proprio questo ‘dolore negato’ che può portare a vivere un evento così difficile in solitudine e nel silenzio, per vergogna e senso di colpa nel parlarne, rendendolo ancora più difficile da affrontare e superare.

Il dramma della perdita e del distacco è una delle emozioni più forti che siamo chiamati a vivere, è legata al cervello biologico in una delle sue funzioni principali, quella dell’attaccamento, che nell’essere umano, a differenza di altre specie, è particolarmente persistente.

È umano e in un certo senso scritto in noi che questo percorso sia particolarmente doloroso e caratterizzato da fasi specifiche che vanno attraversate affinché si possa elaborare il lutto. Non esistono un modo e un tempo giusti per vivere e superare la perdita del nostro cavallo, ognuno la vive in modo diverso ma ci sono alcuni punti che è importante tenere presente per affrontare un momento di tale intensità e riuscire a trasformare il dolore in gratitudine.

Darsi tempo

La prima cosa importante è prendersi il tempo necessario anche per rendersi davvero conto che il nostro cavallo non è più fisicamente con noi. È fondamentale non obbligarsi a reagire velocemente ma rispettare i propri tempi e le proprie emozioni che per un periodo più o meno lungo potranno essere anche altalenanti.

Soffocare o distrarsi dal dolore che naturalmente arriva non aiuta. È importante attraversare tutta la disperazione; ha un suo perché e va riconosciuta ed espressa. Diamoci il permesso di vivere questa forte emozione fino a quando pian piano non si trasformi in tristezza, emozione più dolce attraverso la quale si comincia a permettersi di lasciar andare (…)

Puoi leggere il resto di questo articolo scritto da me per la rivista “IL MIO CAVALLO“, nel link qui sotto.

Dal dolore alla gratitudine di Elena Daniel

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